La Christ Church di Dublino
La Christ Church racconta mille anni di storia di Dublino e dell’intera Irlanda.
La Christ Church, arroccata sulla cima di un’altura è la testimonianza, forse l’unica rimasta, della città di Dublino medievale.
I contrafforti in pietra, il rosone, le finestre ogivali e il portone istoriato risaltano tra gli edifici del City Council e i nuovi palazzi di High Street. Non vi fate ingannare, però. Quello che ammirate è solo un rifacimento di epoca vittoriana.
La storia della chiesa è antichissima
Nel 1030 il Vescovo Dunan e il re scandinavo Sitriuc Silkbeard fondarono una chiesa di legno sulla collina che guardava il fiume. Dublino in quel periodo era una piccola ma popolosa città, punto di contatto tra la lontana Costantinopoli e l’Islanda.
Nel 1173, sotto il dominio anglo-normanno, iniziò la ricostruzione in pietra della Christ Church per adeguare l’edificio allo status di potere che la città aveva acquisito con i nuovi padroni dell’isola. I lavori durarono 70 anni circa con il risultato che l’edificio divenne un mix tra stile romanico e stile gotico.
La rivalità con San Patrizio
Nel 1220 iniziarono i lavori di costruzione della Cattedrale di San Patrizio, nei pressi del pozzo dove il Santo battezzò i primi cristiani. La rivalità tra le due Cattedrali fu molto sentita e si attenuò solo con l’attribuzione della sede vescovile alla prima.
Il whiskey salva la Chiesa
La Christ Church subì i danni provocati dal passare del tempo. Le fondamenta, nel 1562, avevano ceduto facendo crollare la fiancata sud, che venne ricostruita in maniera approssimativa.
In aiuto della chiesa arrivò il whiskey. Nel 1871, in una Dublino poverissima, Henry Roe, titolare di una distilleria donò alla chiesa 230 mila sterline, circa 35 milioni di euro di oggi.
Addio Medioevo
L’architetto George Edmund Street si occupò dei lavori in maniera molto spregiudicata. Cancellò il coro trecentesco, ricostruì il campanile e il transetto, sostituì il portico settentrionale con il battistero e regalò alla Christ Church un pavimento policromo.
Testimonianze dell’epoca medievale sono solo la cripta, il lato settentrionale, il pavimento della cappella di Saint Laud e il portale del transetto meridionale.
L’ultimo colpo alla Christ Church è arrivato negli anni Settanta del Novecento quando per facilitare la viabilità e per costruire i nuovi uffici comunali venne abbattuto il reticolo di strade e case medievali che circondava l’edificio, uno dei siti vichinghi meglio conservati al mondo.
Un po’ di curiosità sulla Christ Church
All’interno della chiesa troviamo la tomba di Strongbow, “arco forte”, il soprannome con il quale era conosciuto il nobile normanno Richard De Clare. Il sarcofago originale rimase distrutto durante il crollo del 1562. La tomba di Strongbow, nel Medioevo, era utilizzata come banco per concludere affari.
Nella cappella di Saint Laud era custodita una reliquia: il cuore di Laurence O’Toole, santo patrono di Dublino. Cosa insolita per una chiesa anglicana. La reliquia, nel 2012, è stata rubata e non è stata ancora ritrovata.
Salendo gli 86 scalini del campanile è possibile ammirare dall’alto il panorama della città.
Nella cripta, infine, troviamo le statue dei re Carlo I e Carlo II. Le due sculture, che un tempo decoravano il Municipio demolito nel 1806, sono le sculture secolari più antiche d’Irlanda.
Nei dintorni della Christ Church
La Christ Church è un ottimo punto di partenza per scoprire il cuore della città di Dublino.
Bastano pochi minuti a piedi, infatti, per raggiungere i luoghi più famosi della città. Il Castello, costruito nel XIII secolo sui resti di un forte militare vichingo. San Patrizio, la chiesa più grande d’Irlanda, un libro di storia irlandese con tombe celtiche e sepolcri di personaggi illustri. La chiesa di St. Auden, che conserva le tre campane più antiche dell’isola. La Marsh’s Library, biblioteca del 1701 che custodisce una copia delle Epistulae ad familiares di Cicerone, stampata a Milano nel 1472.
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Buon Viaggio.