Un weekend a Venezia
Un weekend a Venezia: cosa vedere nella Laguna?
Un weekend a Venezia sicuramente è poco tempo per scoprire tutte le bellezze che la città lagunare ha da offrire.
Venezia è una delle città d’arte più belle, visitate e amate del mondo intero.
La storia e le bellezze architettoniche e artistiche, qui, incontrano la particolarità di una città che nasce e vive sull’acqua, una città dove i canali sostituiscono le vie e dove l’acqua regala a tutto un’atmosfera che difficilmente si potrà trovare in altre parti del mondo.
Ma se il tempo a vostra disposizione è poco non si riuscirà a godere di tutti i tesori veneziani ma si potrà lo stesso visitare alcuni dei gioielli più belli della città lagunare, promettendo a se stessi di tornare con più calma e più tempo a disposizione a Venezia.
Vediamo, quindi, cosa fare e cosa visitare durante un weekend a Venezia.
Un weekend a Venezia: la basilica dei Frari
La prima tappa del vostro weekend veneziano dovrebbe essere la basilica dei Frari, esempio di gotico francescano, dove le caratteristiche che rendono ben riconoscibile lo stile gotico sono attenuate e rese uniche dalla frugalità tipica dei seguaci di San Francesco.
Netto è il contrasto della lacciate gotica con il campanile che è di stile romanico e che con i suoi 70 metri è il secondo campanile, per altezza, della città lagunare, secondo solo a quello di San Marco.
All’interno la poderosa costruzione è sorretta da 12 colonne che simboleggiano i 12 apostoli.
Le cappelle laterali custodiscono alcuni capolavori dell’arte italiana tra cui spicca la pala dell’Assunta, collocata nell’abside, opera di Tiziano Vecelliio.
La pala sancì la consacrazione di Tiziano tra i maggiori artisti della sua epoca e nell’Ottocento venne trasferita nell’Accademia, dove divenne subito uno dei dipinti più ammirati e osannati dell’intera collezione.
Solo nel 1945 il capolavoro tornò nella sua collazione originaria, dove ancora oggi possiamo ammirarla.
La sagrestia della basilica conserva una delle massime espressioni del barocco veneziano, l’altare delle Reliquie.
Il ricco altare in stile Barocco conserva una delle reliquie più amate e venerate dai fedeli veneziani, quella del Preziosissimo Sangue di Cristo.
Dentro un vaso di cristallo si trova un po’ di balsamo a cui si erano unite alcune gocce del sangue di Gesù raccolte da Maria Maddalena.
La Galleria dell’Accademia e la Collezione Peggy Guggenheim
Vi consigliamo di trovare il tempo per scoprire due dei musei più belli e importanti della città.
La prima tappa che vi consigliamo è la Galleria dell’Accademia, un vero e proprio viaggio nella storia dell’arte veneziana e veneta che dal Trecento arriva al Settecento e che ospita le opere di artisti capaci di influenzare l’arte europea e mondiale come Bellini, Giorgione, Tintoretto, Tiziano e Canaletto, solo per citarne alcuni.
L’Accademia si trova nella sede della Scuola Grande di Santa Maria della Carità, una delle più antiche confraternite laiche della città, di cui sono parte integrante sia la chiesa di Santa Maria sia il Monastero dei Canonici Lateranensi, progettato e realizzato da Andrea Palladio.
Dall’arte classica si passa ai capolavori del XX secolo visitando la collezione Peggy Guggenheim, ospitata nel bellissimo Palazzo Venier dei leoni, su Canal Grande.
La collezione ospita le opere dei più grandi artisti del Novecento. Qui potrete ammirare opere di Picasso, Duchamp, De Chirico, Mondrian, Kandisky, Mirò, Giacometti, Klee, Magritte, Dal e Pollock.
Un weekend a Venezia: Piazza San Marco e la Basilica di San Marco
Piazza San Marco è l’unica vera piazza di Venezia. Tutti gli altri spazi cittadini con questa funzione vengono, infatti, chiamati campi e campielli.
La piazza ospita alcuni dei monumenti più belli e importanti della città, come la Basilica di San Marco con il suo Campanile, il Palazzo Ducale, la Torre dell’Orologio.
Napoleone definì piazza San Marco “il salone più bello d’Europa”.
Fu costruita nel IX secolo e pavimentata un secolo dopo la sua costruzione.
A dare il benvenuto a chi arriva nella piazza sul Canal Grande ci sono le colonne di San Marco e di San Teodoro, elementi architettonici di grande valore, erette, in granito nel punto della piazza in cui si eseguivano le esecuzioni capitali.
Sulla piazza si affaccia la Basilica di San Marco, il centro della vita pubblica e religiosa della Serenissima.
La sua costruzione iniziò nell’828 e fu progettata per accogliere le spoglie di San Marco, arrivate a Venezia da Alessandria.
Nel corso dei secoli l’edificio ha subito diverse modifiche fino a raggiungere le dimensioni e le forme attuali.
La Basilica ha più di 4000 metri quadrati di mosaici, alcuni risalenti al XIII secolo, e ben 500 colonne del III secolo.
A colpire, all’interno è l’oro che abbaglia e i mosaici che rappresentano scene dell’Antico e del Nuovo Testamento.
Sotto l’altare, su quattro colonne d’alabastro e di marmo si trova il corpo di San Marco.
All’interno della Basilica non potete perdere una visita al Museo che vi permetterà di ammirare i famosi Cavalli di San Marco, quattro cavalli di bronzo, bagnati in oro, che originariamente si trovavano nell’ippodromo di Costantinopoli e che i crociati portarono a Venezia dopo il saccheggio della capitale dell’Impero Romano d’Oriente durante la Quarta Crociata.
Copie dei cavalli occupano la Loggia dei Cavalli, il balcone che si affaccia sulla Piazza.
Frutto del saccheggio di Costantinopoli p anche il tesoro bizantino d’oro e argento custodito nella Basilica.
Una volta usciti dalla Basilica potete ammirare il suo Campanile, l’edificio già alto della città con i suoi 98,5 metri d’altezza.
In passato, oltre ad essere un campanile, era anche utilizzato come faro le navi.
Sul punto già alto del Campanile c’è una statua dorata dell’arcangelo Gabriele.
Particolare è il legame tra la vita sociale e politica di Venezia e le cinque campane della torre.
Il suono di ogni campana aveva un significato particolare. La Marangona, la campana più grande, eseguiva i rintocchi all’inizio e al termine della giornata lavorativa. Il Malefico, la più piccola tra le cinque campane, suonava per annunciare le condanne a morte. La Nona suonava alle nove, mentre la Trottiera con i suoi rintocchi radunava i membri del Maggior Consiglio nella Camera del Consiglio. La Mezza terza, infine, annunciava una sessione del Senato.
Palazzo Ducale, tra dogi, sospiri e prigioni
Su Piazza San Marco si affaccia Palazzo Ducale il centro politico della Serenissima.
Originariamente questo era un castello fortificato ma un incendio lo distrusse e i Veneziani costruirono al suo posto questo palazzo che unisce elementi architettonici bizantini, gotici e rinascimentali.
Di qui, per oltre 1000 anni per 120 Dogi guidarono il destino e le fortune di Venezia.
Lo sfarzo, la bellezza e le opere d’arte custodite al suo interno testimoniano il ruolo centrale nella vita politica e sociale della Repubblica che Palazzo Ducale ricopriva.
Una volta attraversata la Scala d’Oro, una scala dorata che porta al secondo piano del palazzo potrete ammirare le sale dei dogi e delle votazioni, l’armeria, i cortili e la prigione.
All’interno del Palazzo potrete ammirare opere di artisti come Tiziano, Tintoretto e Bellini ma anche armature e armi che raccontano la storia militare della Serenissima.
Una volta attraversato il Ponte dei Sospiri, costruito nel XVII secolo in stile barocco, potrete accedere alle prigioni, celle e pozzi da cui era difficile fuggire. Tra i pochi a compiere questa impresa c’è Giacomo Casanova che, 1756, riuscì a fuggire attraverso i tetti del palazzo.
Il Ponte dei Sospiri deve il suo nome al fatto che i condannati a morte lo attraversavano prima della loro esecuzione e sospiravano osservando dalle sue finestre, per l’ultima volta, la Laguna.
Un weekend a Venezia: il Ghetto
L’ultima tappa che vi consigliamo di fare durante il vostro weekend a Venezia è il suo Ghetto.
Punto di incontro tra Oriente e Occidente, Venezia ospitò una delle più grandi comunità ebraiche europee.
Tradizione vuole che gli ebrei giunsero in città intorno agli inizi dell’XI secolo e che, nonostante l’alternarsi di permessi e divieti di soggiorno in città, gli ebrei divennero ben presto una comunità numerosa.
Nel 1516 il governo della Serenissima stabilì che questa comunità doveva abitare in una sola zona della città, dove un tempo erano situate le fonderie, i “geti” in veneziano. Di qui il nome Ghetto.
Il Ghetto veniva chiuso durante la notte e custodi cristiani percorrevano in barca i canali circostanti per impedire uscite notturne.
Quello di Venezia è il primo Ghetto d’Europa.
All’interno del quartiere ebraico furono gatte costruire diverse sinagoghe che, ancora oggi, testimoniano il valore del Ghetto di Venezia.
Una particolarità di questo quartiere ebraico sono le sue case altissime, divise in piani più bassi della norma. Il motivo di questa espansione verticale fu l’alta densità di popolazione raggiunta e il divieto di costruire nuove abitazioni al di fuori del Ghetto.
A sancire la fine della divisione degli ebrei e la loro equiparazione agli altri cittadini fu, nel 1797, Napoleone dopo la conquista di Venezia. Questa disposizione divenne definitiva con l’annessione di Venezia al Regno d’Italia.
Anche il Ghetto di Venezia conobbe la tragedia della deportazioni naziste. 246 ebrei veneziani vennero deportati e solo 8 di loro fecero ritorno dai campi di sterminio.
Oggi il Ghetto veneziano è un luogo vivo, vivace e frequentato dove ancora oggi ci sono ben cinque sinagoghe e le istituzioni religiose e amministrative ebraiche.
E voi? Qual è il posto di Venezia che vi attira di più? Raccontatecelo nei commenti.
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